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Paolo

Parlando di Paolo:

L’incontro tra Paolo e il mondo delle note è stato molto precoce e risale a quando ancora doveva nascere, perché di musica in famiglia se ne ascoltava tanta. A lui, neonato, papà Giuseppe suonava con la tromba “SUMMER TIME” per conciliargli il sonno (con sordina, s’intende), mentre la sua mamma si divertiva a cantargli ninne nanne, inventate lì per lì. La musica ha sempre accompagnato tutti i momenti significativi della famiglia Perduca; compleanni, onomastici e ricorrenze di vario genere: ogni scusa era valida per suonare e cantare! Il primo maestro di musica esterno alla famiglia è stato il buon Remo Panario, la cui didattica ludica resta senza eguali. Per Paolo ed il fratello Egidio andare da Remo significava andare a giocare con le note, con gli strumenti più disparati, con la voce: si divertivano un mondo e…………mangiavano caramelle alla menta. Nella didattica di Remo un posto importantissimo era riservato al contatto con il pubblico, per cui il maestro frequentemente organizzava piccole manifestazioni a scopo benefico, durante le quali i suoi musicisti in erba si esibivano e acquistavano entusiasmo e fiducia in se stessi.
Nel giro di qualche anno Paolo ed Egidio hanno raggiunto una certa popolarità in Tortona e dintorni, prima come “I Perduca” (erano in tre con il cugino Massimiliano), poi come “Frequenza Viva”, nelle varie formazioni che si sono avvicendate.
Intanto entrambi, grazie alla conoscenza con l’amico e maestro di musica Enzo Consogno, che li consigliò in tal senso, avevano intrapreso anche gli studi classici al Conservatorio con esiti brillanti, ma soprattutto con il risultato di affinare la propria sensibilità musicale e di comprendere più a fondo quell’universo-musica, al quale erano così istintivamente portati.
E “poiché la vita è fatta di incontri”, l’incontro tra Paolo e le Custodie Cautelari risale alla primavera del 2003, quando un comune amico segnalò a Paolo che la nota Band cercava un tastierista e stava effettuando dei provini: Paolo si presentò e “fu amore a prima vista”! Come tastierista ufficiale delle Custodie Cautelari Paolo ha suonato fino a quando ci ha lasciato per una destinazione a noi tutti sconosciuta ed è stato un periodo ricco di esperienze positive, di incontri importanti, di crescita artistica ed umana.
Nel CD delle Custodie Cautelari “L’incoscienza”, la traccia N° 12 “Statistica” è interamente di Paolo: parole, musica, voce e tastiere, anche se la produzione è stata effettuata dagli amici della Sua Band.


Tra i documenti cartacei di Paolo abbiamo trovato questo curriculum, che lui stesso ha scritto alcuni anni fa quale propria presentazione per fini di lavoro, e che trascriviamo integralmente:

Nativo di Novara e tortonese di adozione, Paolo Perduca si è diplomato in Organo e Composizione organistica presso il Conservatorio A. Vivaldi di Alessandria, sotto la guida di Letizia Romiti e frequenta il corso di laurea in Lingue e Letterature straniere presso l’Università di Pavia. Ha frequentato corsi di interpretazione con W. Van de Pol, R. Saorgin, A.M. Solaesa, R. Jaud, P. Crivellaro, L. Romiti e C. Kent.
Per alcuni anni ha collaborato con la corale “G. Verdi” di Pavia, con la quale ha tenuto numerosi concerti.
Parallelamente allo studio della musica classica, nutre un profondo interesse per il repertorio jazzistico, che sta approfondendo con musicisti italiani di fama internazionale (Umberto Petrin, Piero Leveratto)

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